(foto di Abed AlRaouf Salam)
Terza prova del campionato FIA Cross Country Rally: l’Abu Dhabi Desert Challenge si è appena concluso. La vittoria è andata al Ceco Martin Prokop su Ford South Racing.
La competizione, decisamente sottotono rispetto alle passate edizioni, ha visto la presenza di un ristrettissimo numero di partecipanti. 40 concorrenti tra tutte le categorie, di cui pochissimi quelli iscritti al campionato mondiale.
L’Abu Dhabi Desert Challenge ha preso il via con la prova prologo effettuata nel circuito di formula 1 di Yas Island. Prova già effettuata una volta in passato e notevolmente criticata dai partecipanti.
In effetti viene ovvia la domanda: “siamo nel deserto, perché correre con i 4×4 su un circuito per la velocità, asfaltato, ed ovviamente con le gomme tassellate?”
Nel Deserto
Dopodichè 5 tappe nel deserto di Rub Al Khali; che sono state piuttosto impegnative e difficili dal punto di vista della navigazione, per un totale di 2350km.
Tra i partecipanti pochissimi nomi interessanti, unico italiano Eugenio Amos, navigato dal portoghese Palmeiro, per la prima volta a bordo di una Mini XRaid.
Sempre nella scuderia XRaid molto gradito il ritorno del pilota francese Luc Alphand, che ha chiuso in quindicesima posizione, per diversi problemi meccanici ed anche tappe piuttosto dure.
L’Abu Dhabi Desert Challenge è nota come gara difficile e deserto pericoloso, perciò riuscire ad affrontare tutte le cinque tappe è già un ottimo risultato. Caratteristica questa che non è appartenuta al pilota saudita Yasir Saidan con la Toyota Overdrive; infatti è stato costretto al ritiro durante la quarta tappa per rottura del motore. Yasir, navigato dal russo Alex Kuzsmich, ha vinto questo campionato nel 2017 nella categoria T2, perciò quest’anno il salto di categoria (quindi in T1) era praticamente doveroso. Ha effettuato due splendide prove prima, e la terza purtroppo ha avuto un risultato negativo; ma si sa le competizioni sono anche questo e l’Abu Dhabi Desert Challenge, certo non perdona in fatto di difficoltà.
Difficoltà
Le caratteristiche principali di questa edizioni sono state le difficoltà logistiche; i veicoli inviati dall’Europa arrivati due giorni dopo l’inizio della competizione; con il bivacco realizzato a ridosso dello splendido resort Qsar Al Sarab, privo dei servizi che abitualmente erano previsti. Naturalmente anche l’aspetto corsaiolo è stato interessante, con tantissima sabbia, dune alte ed impegnative, caldo “da asador” così definito da Josè Peña. Costui vincitore della categoria T3; con il suo Polaris SSV, seguito dal Team di Marco Piana, ha dominato praticamente tutte le tappe.
Una gran bagarre invece è stata la “lotta” ai vertici tra i piloti favoriti, inizialmente il dominio è stato in mano alla Peugeot DKR3008 dello sceicco Al Qassimi. Poi le dune della terza giornata hanno danneggiato il veicolo e perciò Skh Khalid Al Qassimi si è ritirato e non ha bissato il risultato dell’Abu Dhabi Desert Challenge 2017. Così la gara vera e propria si è disputata tra il ceco Prokop ed il polacco Przygonski su Mini che ha raggiunto il secondo gradino del podio.
Dettagli sulle classifiche sono disponibili qui.