Foto di Gerard Brown
Si è appena conclusa la Pechino Parigi, gara di Endurance organizzata dalla HERO ERA (Historic Endurance Rallying Organization) e partita dalla capitale cinese ben 40 giorni or sono.
Gerry Crown e Matt Bryson fanno una tripletta, vincendo la Pechino Parigi Challenge 2019 rompendo tutti i pronostici.
PECHINO – PARIGI edizione numero Sette
La settima edizione di una delle ultime grandi sfide del motore endurance, che segue le tracce dei pionieri, sulla via della seta, si è conclusa; con parere praticamente unanime di tutti i partecipanti: l’edizione più difficile!
Ma passiamo ad elecnare alcune curiosità; ad esempio Anton Sr Gonnissen (B) Herman Jr Gelan (B) saluta il fantasma di Auguste Pons; questo fu il primo partecipante con la Contal Mototri nel 1907; 112 anni dopo il veicolo completa la sfida Pechino Parigi (P2P).
Ma ci sono ancora particolarità; infatti Graham e Marina Goodwin (GB) vincono la Vintage Class nel loro Bentley Super Sports.
Per quanto rigaurda i veicoli a vapore, il precedente Record del 1925 è stato battuto da Mitch Goss (USA) Christopher Rolph (GB); infatti costoro raggiungono la distanza più lunga da un veicolo a vapore nel loro MM Pullman bianco del 1910.
PECHINO – PARIGI arrivo Place Vendome
Una competizione così impegnativa, lunga e coinvolgente, non poteva non finire in uno degli ambienti più coreografici della Francia: Place Vendome.
Qui i partecipanti sono stati salutati sotto la bandiera a scacchi sventolata dal principe Costantino Paolo Borghese, pronipote del primo vincitore del 1907, Principe Scipione Borghese.
Dopo 8500 miglia (13680 km) di avventure di guida, il più grande rally di resistenza ha raggiunto il suo capolinea a Parigi per la settima volta.
PECHINO – PARIGI alcune opinioni
Gerry Crown e Matt Bryson sono andati via come vincitori assoluti per la terza volta; parlando del loro risultato, il veterano di rallista, ottantasettenne, ha detto:
“La nostra terza vittoria, a bordo della Leyland è stata la più dura, ma è stata anche molto divertente. Ciò di cui avevamo davvero bisogno era che ci fossero ancora altri ottantasettenni a temermi compagnia. Devo anche congratularmi con gli organizzatori per mantenere vivo lo spirito del rally, nella ua forma più integrale. “
Graham e Marina Goodwin conquistano il titolo “Class 1925” con la loro Bentley Super Sports
La vittoria nella categoria Vintage per le auto dell’anteguerra è andata a Graham e Marina Goodwin, dopo una dura battaglia, con Artur Lukasiewicz (PL) e Bill Cleyndert (GB); il distacco è stato di 5 minuti. Orgoglioso di se e sua moglie Graham afferma:
“Significa così tanto vincere con la Bentley nel centenario della Bentley. L’evento è stato stressante, ma abbiamo avuto un po ‘di fortuna. È stato difficile vedere lentamente il tuo vantaggio scendere, certamente la più dura Pechino Parigi “.
PECHINO – PARIGI conclusioni
Indipendentemente dal loro posto in classifica, tutti coloro che hanno raggiunto ii traguardo a Place Vendome, Parigi, hanno realizzato qualcosa di grande. Viaggiare attraverso tutto il mondo, in auto d’epoca o classiche, attraversando alcune delle strade più difficili che il mondo stesso ha da offrire non è un’impresa da poco.
Tutti gli equipaggi hanno affrontato la stanchezza, le condizioni meteo, i problemi meccanici e lo stress emotivo di aver completato un simile sforzo epico contro il tempo.
Il fattore resistenza è, naturalmente, ciò con cui tutti i concorrenti si cimentano;come ci dice Mark Trowbridge (Stati Uniti). Lui ha gareggiato in una Volvo P1800 del 1968 ha confessato: “Ci sono stati giorni davvero estenuanti, ma ci siamo ripresi e ci siamo riaccesi, molto divertenti, veloci e molto volanti. “
PECHINO – PARIGI curiosità
Ha segnato un passaggio storico anche l’equipaggio belga di Anton Gonnissen e Herman Gelan; infatti loro hanno completato l’evento su un Contal Mototri a tre ruote, terminando il viaggio iniziato, ma non terminato, da Auguste Pons nel 1907. Emozionato l’expilota Dakar Gonnissen, ha detto:
“Questo è stato il viaggio di una vita. Più uomini sono stati sulla Luna di quanti non abbiano guidato da Pechino a Parigi. August Pons fallì nel 1907 e c’era una lacuna da colmare. Oggi la storia è stata scritta, abbiamo messo il fantasma di August Pons a riposo dopo 112 anni “.
Seduto davanti sulla Contal, c’era il navigatore di Gonnissen, Herman Gelan. È una posizione che pochi vorrebbero tenere, ma per 8500 miglia ha sicuramente avuto una visione unica del rally:”Al mio posto ero più vicino alla natura di qualsiasi altro concorrente e la bellezza del percorso e l’ambiente circostante sono ciò che rimarrà con me per molto tempo.”
PECHINO – PARIGI il commento del presidente
Il presidente HERO / ERA, Tomas de Vargas Machuca festeggia il successo. Una volta che il sipario si chiuderà, l’edizione 2019 del Pechino Parigi Motor Challenge entrerà sicuramente negli archivi come una delle più difficili e migliori di sempre; ma i preparativi sono già pronti per l’ottava edizione di questo estenuante evento di durata, che prenderà il via nel 2022.
Una conclusione adeguata a quello che è stato un evento incredibile, pieno di azione, avventura, angoscia ed euforia.
PECHINO – PARIGI in cifre
Distanza percorsa: 8500 miglia / 13680 km
Numero di paesi attraversati: 12
Numero di fusi orari: 8
Durata del rally: 36 giorni
Numero di concorrenti: 106
Nazionalità rappresentate: 20
Veicolo più antico: triciclo Contal Mototri del 1907
La Sfida automobilistica di Pechino a Parigi si svolse per la prima volta nel 1907, dopo che il quotidiano francese Le Matin pubblicò una sfida per gli automobilisti del giorno, per dimostrare il valore dell’automobile. Cinque squadre hanno intrapreso quella prima avventura, impiegando due mesi per raggiungere Parigi, con solo quattro squadre che hanno terminato dopo Auguste Pons Contal Mototri perso nelle sabbie del deserto del Gobi. Il principe Scipione Borghese trionfò in quella prima edizione, ma fu solo nel 1997 che il Peking to Paris Challenge venne resuscitato da Philip Young e dall’Endurance Rally Association, che lo gestiscono da allora. Per ulteriori info www.heroevents.eu oppure su www.endurorally.com