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Opinioni sul Silk Way Rally 2019

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SILK WAY RALLY – ALCUNE OPINIONI

Nasser Al Attiyah, ( Toyota Gazoo Racing) abbiamo scambiato due chiacchiere con il campione in carica, pochi attimi dopo l’arrivo a Dunhuang, prima del podio. Molto soddisfatto della gara afferma che è stata comunque una gara dura ed impegnativa, da non sottovalutare, e dove stare comunque sempre concentrati. Questo podio gli mancava, perciò è ancora più contento del trofeo che completerà una già vastissima raccolta.

Eric Van Loon.

Ha affermato che è stata una gara molto impegnativa, non sono mancate le difficoltà. E’ stato affascinato dalla bellezza della Mongolia con le sue vastissime pianure, dove per intere prove speciali ha potuto dare fondo a tutta la potenza del suo veicolo, tanto erano veloci e scorrevoli quelle piste. In 12 anni di corse non ricorda nessun’altra gara così. Non è sul podio ma è stato molto contento e sicuramente il prossimo anno ci riproverà.

Jose Peña

navigato come sempre dal bravo Rafael Tornabel, è partito anche quest’anno a bordo del piccolo Polaris Razor. Ci ha detto che la gara è stata spettacolare, ne è stato contentissimo. Ha apprezzato in modo particolare il tracciato anche se indubbiamente ritiene che fossero favoriti le auto ed i camion, poiché le tappe in Mongolia erano molto veloci ed gli SSV hanno una velocità di punta che raggiunge i 130km/h; mentre gli altri mezzi possono raggiungere velocità molto più alte e mantenerle molto più a lungo, sulle piste Mongole, che comunque hanno conquistato il suo cuore.

Jutta Kleinschmidt

Tra le opinioni sul Silk Way Rally, non poteva mancare la parola di Jutta. Dopo aver parlato più volte durante le serate ai bivacchi abbiamo chiesto nuovamente la sua opinione anche a Jutta Kleinschmidt, FIA presidente della Cross Country Rally Commission, che ha seguito tutta la competizione. Ha espresso pareri molto positivi; è rimasta molto colpita dalla “macchina organizzatrice”; dal modo in cui il tutto si è svolto e dall’accoglienza che i Paesi hanno riservato al rally ed a tutti i suoi partecipanti.

Ha sottolineato la bellezza della coreografia e delle scenografie; ed ancor di più ha evidenziato l’attenzione che l’Organizzazione del Silk Way Rally ha posto per ogni concorrente, per permettere ad ogni equipaggio di correre in massima sicurezza. Ha sottolineato come sia stato ben organizzato l’aspetto burocratico ai confini, ove le operazioni doganali sono state molto rapide e semplici per i concorrenti. Inoltre ha elogiato il lavoro degli organizzatori anche in campo medico, con un’alta presenza di strutture e personale sanitario; ed ha definito ottimo anche l’ambiente e l’atmosfera che si è creata all’interno del bivacco tra i piloti e gli addetti ai lavori. Insomma un giudizio da laurea con lode e sicuramente per il 2020 ci sarà posto nel Calendario FIA anche per il Silk Way Rally.

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