Dallas è un’altra meta del nostro viaggio off road a bordo del Ford Explorer Hybrid. La scopriamo dopo una sosta a Houston con visita del NASA Space Center.
Di fatto è doveroso dire che abbiamo raggiunto Houston attraverso piste sterrate e ranch, assaporando paesaggi mozzafiato; poi abbiamo proseguito verso la città che si è rivelata una vera sorpresa: Dallas appunto.
Dallas downtown
Il centro città di Dallas non è grandissimo, i vari isolati sono ben collegati come vuole la tradizione americana; così facilmente ci muoviamo a piedi, alla scoperta dei luoghi più affascianti.
Senza dubbio la prima cosa da fare una volta giunti a Dallas è andare alla Reunion Tower e salire sino al centro della grande sfera. Il Geo Deck è davvero incredibile, all’interno ci sono molti monitor che spiegano il panorama, all’esterno, c’è si un po’ di vento, ma la vista di cui si gode è ineguagliabile. L’orario migliore è il pomeriggio, poiché il sole già in fase calante illumina perfettamente gli spettacolari edifici di downtown.
Mentre il museo 6th floor ricorda il tragico omicidio del Presidente Kennedy, visitiamo il Museo Old Red che tanto ci affascina dall’esterno e sorge ad un isolato di distanza; proprio a fianco del Memorial Kennedy.
Tra i due isolati c’è un monumento bianco con fontane e con la statua di George Bannerman Dealey, il fondatore della città di Dallas.
Rientrando verso l’Hampton Inn, ove abbiamo soggiornato e lasciato a riposare il nostro Ford Explorer, non possiamo non visitare la piazza dedicata ai pionieri. Questo luogo è praticamente un parco, verdeggiante, con le statue delle mucche e dei cowbowy a cavallo a grandezza naturale, che solcano fiumi e rocce. Davvero un parco molto bello.
Dallas altri quartieri
Dallas è una città molto estesa, conta oltre 1,5 milioni di abitanti contando le diverse frazioni. In ogni quartiere si può scoprire qualche cosa di particolare, così ci dirigiamo al Farmers Market, dove si possono trovare i prodotti freschi appena arrivati dalle campagne, questo luogo è da visitare assolutamente di mattino presto, poi si può comunque mangiare qualche cosa di buono e sano nella food court aperta a tutte le ore.
Poche miglia più a ovest c’è il truck yard, qui tutto richiama il cibo da strada e tutto l’arredamento dell’area è fatto con pezzi veri di veicoli; assolutamente da vedere.
Per trascorrere una serata divertente è bene andare nel nuovissimo quartiere degli artisti, qui ci sono bar e ristoranti; molti locali fanno parte del concorso Dallas Margarita Mile. Questo concorso offre dei punti da raccogliere in base alle consumazioni e poi da diritto a premi e gadgets di vario genere.
Dallas SMU
Parlando dei quartieri di questa città non si può non visitare la zona universitaria; un campus a dir poco magnifico; forse ancora più bello di Harward. Il Southern Methodist University ospita il museo e la biblioteca del Presidente George W. Bush; ne rimaniamo esterrefatti. L’ambiente molto austero, dalle dimensioni incredibili; la vita politica e benefica di un Presidente che ha cambiato molte cose in questo paese; tra i documenti esposti ci sono tera e tera di mail e messaggi elettronici, oltre 4 milioni di fotografie. Un luogo assolutamente da vedere. www.georgewbushlibrary.smu.org
Dallas Arboretum
Il quartiere che ospita il giardino botanico di Dallas si trova a 6 miglia dalla zona universitaria; allocato sulla riva occidentale del White Rock Lake copre una superfice di oltre 66 acri. il traffico di giorno non è esagerato, anzi, quindi facilmente raggiungiamo i parcheggi dove lasciare il nostro Ford Explorer ed inoltrarci a piedi in quello che è un mondo magico, decorato per le feste natalizie in modo esemplare.
Naturalmente la stagione più bella per vivere appieno la bellezza dei giardini è senza dubbio la primavera; ma anche in questa stagione restiamo entusiasti, le tipologie di piante, l’arredo urbano, gli spazi, i sentieri, le fontane, il paesaggio; insomma ogni cosa sembra esprimere pace e tranquillità. L’Arboretum è aperto sino all’imbrunire e permette una visita anche molto dettagliata per chi è interessato ad approfondire il mondo naturale.
Dallas offre tutto questo e molto di più; una città molto ecclettica, la cui bellezza va scoperta con calma. Ci sono infatti molti altri musei particolarmente interessanti, sia di carattere artistico che culturale; come ad esempio il museo Perot di scienze naturali: ma il tempo scorre ed il Ford Explorer è impaziente di rimettersi in movimento; perciò ci incamminiamo con l’idea che prima o poi visiteremo nuovamente questa parte di Texas; conosciuta da noi soprattutto per l’omonimo telefilm degli anni ’80 e sempre collegata al mondo del petrolio. Di fatto Dallas non è solo petrolio, non è solo turismo, è anche business, tecnologia, cultura, arte e dinamicità.
Un sito interessante per avere notizie è www.visitdallas.com