I Castelli del Friuli Venezia Giulia 1
Un itinerario diviso in 4 parti, ognuna delle quali ci porterà a scoprire 4 splendidi castelli del Friuli Venezia Giulia; nelle 4 province di una Regione che sa raccontare una storia completamente diversa dal resto dell’Italia.
4 splendidi veicoli ci accompagneranno lungo un itinerario magico e speciale che non può non cominciare dalla città stellare di Palmanova, patrimonio Unesco.
In Friuli Venezia Giulia ci sono ben 482 fortezze, castelli e roccaforti, conservati nel tempo in modo diversi e tutti pieni di storia; alcuni riferimenti si possono avere sul sito del Consorzio Castelli FVG. La scelta quindi di visitarne alcuni è stata fatta in base alle località ed alla voglia di guidare i veicoli che ci accompagneranno. Il primo di questi è il Ford Puma con motore 1000cc ibrido da 125 cavalli e cambio manuale a 6 marce. Un mezzo decisamente elegante e brillante, che ricorda un po’ il disegno della prosche cayenne all’anteriore, ma ben si definisce sulle linee laterali e posteriori.
Palmanova la Città fortezza
Dal casello autostradale della A4 sino alla prima porta delle Mura di Palmanova ci sono solo 2km, e da subito si respira l’immensità di un’opera che risale al XV secolo. La fortezza è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco ed è veramente un luogo speciale. Giungendo dall’autostrada si arriva in Porta Aquileia detta anche Porta Marittima, la prima nella costruzione delle mura; risale al 1598, imponente con le sue due volute ad abbracciare le garitte di guardia.
Le porte attraversabili in auto sono 3, quindi entriamo in città raggiungiamo la Piazza a 6 lati ed usciamo verso Gorizia dalla Porta Cividale costruita tra il 1604 e 1605; nella cui parte superiore si può visitare il Museo Storico Militare. Anche la terza porta, Porta Udine è stata costruita tra il 1604 e 1605 ed al suo interno conserva ancora due grandi rute che servivano per sollevare il pone levatoio. Tutto attorno oggi come nel 1660 si possono percorrere i Rivellini, passaggi che permettevano un accesso diversificato all’interno della fortezza e che oggi sono oggetto di splendide passeggiate.
Lasciamo la città dopo aver ammirato da vicino la bellezza e la favolosa conservazione della fortezza, delle mura e di tutto il perimetro, oltre che degli edifici prospicenti la Piazza; ma la nostra Ford Puma non vede l’ora di affrontare le strade pianeggianti prima e collinari poi per raggiungere la località di Biacis.
Sono solo 39km, ma la storia e la cultura accompagnano ogni singolo tratto; infatti lungo la strada tocchiamo anche la città di Cividale, ma la nostra meta è il Castello di Ahrensperg.
Castello di Ahrensperg
Il Castello di Ahrensperg si trova in località Biacis, nel comune di Pulfero. Una spettacolare vallata tra le colline del Natisone, particolarmente verdeggiante. La struttura è stata interamente ristrutturata e trasformata in quello che è divenuto un interessante progetto: l’albergo diffuso. Perciò se qualcuno vuole sentirsi un re nel suo castello per qualche notte non deve far altro che prenotare e certamente non ne resterà deluso. Infatti la struttura è molto curata nei dettagli, si rifà allo stile montano, ed offre oltre alle camere servizi con cucina in comune, biblioteca e soprattutto un paesaggio circostante da favola; dove è possibile effettuare escursioni a piedi lungo antichi sentieri e tramogge del cemento e soprattutto scoprire quanto storia si nasconde tra queste vallate.
Il nostro Ford Puma si ferma vicino alla fontana monumentale, che ripercorre la storia della prima guerra mondiale; ma di fatto il castello è stato menzionato nella storia sin dal 1149, perciò c’è molto da approfondire. E l’ideale è farlo quando i castelli sono aperti, durante i tradizionali appuntamenti primaverili ed autunnali con le guide; se non vi si volesse soggiornare.
Castello di Colloredo di Montelabano
Il nostro Ford Puma è impaziente di scorrazzare ancora lungo le strade e stradine collinari della provincia di Udine, così proseguiamo verso Povoletto, Tavagnacco, Colloredo di Monte Albano, dove troviamo il Castello sommerso da impalcature e gru. Qui i lavori di restauro proseguono a gran volume, la costruzione infatti risulta particolarmente imponente e l’intero borgo è molto suggestivo anche con i lavori in corso.
Sulle paratie esterne si possono leggere quali sono state le vicissitudini che hanno visto protagonista questo castello nell’arco del tempo, soprattutto le grandi opere di restauro a partire dal dopo terremoto del 1976. Ma il castello risale al 1302 quando vi giunse il patriarca di Aquileia; perciò anche qui la storia di certo non manca. In regione questo è conosciuto come il Castello degli Scrittori e dei Cantastorie, poiché vi abitarono personaggi artistici di particolare importanza come Ermes da Colloredo, Ippolito Nievo ed il viaggiatore Stanislao Nievo.
I tratti collinari che ci separano dalla meta successiva ci permettono di apprezzare a fondo le caratteristiche del nostro Ford Puma, in modalità eco si viaggia tranquilli lungo il nastro autostradale, in modalità sport percorriamo le stradine tortuose che si snodano lungo i successivi 34 km sino a Ragogna. Le modalità di guida di cui Ford Puma dispone sono 5: normale, eco, sport, bassa aderenza, sterrato; davvero molto utili e ben rapportate.
Il Castello di Ragogna
Questa costruzione è senza dubbio la più suggestiva della provincia; la fortificazione risale ai secoli VI e XVIII; interamente ristrutturato è visitabile ogni week-end grazie ad un lavoro prezioso dei volontari, che vi organizzano anche importanti mostre fotografiche ed eventi.
Il Castello sorge su un promontorio vicino a San Pietro di Ragogna, isolato ed immerso nel verde a ridosso del Fiume Tagliamento, dove un’ampia ansa crea un panorama mozzafiato da ogni singolo balcone e da ogni singolo merlo del Castello.
La storia di questo complesso fortificato inizia nel periodo romano; infatti era un’importante fortificazione lungo la via pedemontana che portava a Nordico. Poi in epoca longobarda fu un importante rifugio contro le invasioni degli Avari; poi ci furono i feudatari, i duchi di Carinzia; insomma una storia ricchissima e complessa che oggi giorno è visitabile anche assieme alle guide.
E da qui il nostro Ford Puma riprende la via asfaltata verso la città; ma il divertimento di guida, l’agilità, l’eleganza, la sportività di questo piccolo-grande crossover hanno reso ancora più interessante la scoperta del Friuli collinare e dei sui castelli.
Per dettagli sui castelli il sito di riferimento è www.consorsiocastelli.it