Un’edizione molto importante, l’Italian Baja del 2018. Infatti 25 anni di cross country rally in Friuli Venezia Giulia è un traguardo veramente eccezionale. L’Italian Baja quest’anno ha raggiunto veramente molti record e tante le novità.
I concorrenti
I concorrenti che si sono presentati al via sono stati numerosi, sia nel campionato Italiano sia nella categoria mondiale FIA. Un totale di 55 veicoli, dai colori più diversi hanno popolato Pordenone e dintorni; pronti a sfidarsi lungo un percorso molto duro.
Un’Italian Baja con moltissime bandierine, infatti sono stati tantissimi i paesi rappresentati, dall’Europa, dal Medio Oriente con Qatar e Arabia Saudita;e per la prima volta anche dalla Cina.
Due equipaggi arrivati da Pechino Wang Xiang e Xu Wei Tai si sono presentati al via con due splendidi buggy di costruzione francese Midjet Off Road. Pur non essendo molto conosciuti, si sono subito ben inseriti ed hanno concluso la competizione in decima e ventesima posizione; un risultato di tutto rispetto.
Il Percorso
L’Italian Baja 2018 si è presentata con un percorso rinnovato in alcuni punti, ma non è mancata l’acqua, il fango, ed ovviamente il terreno duro dei fiumi Meduna e Cosa, che non pochi problemi hanno causato a tanti equipaggi.
Dopo un giorno di verifiche tecniche ed amministrative si è svolto il prologo in località Fiume Veneto, 9km di greto di fiume che ha decretato l’ordine di partenza per la prima tappa del sabato.
Sabato un circuito di 86km, da ripetersi tre volte, lungo i fiumi e le strade di campagna attraverso la bellezza del verde. Sin da subito il dominio è stato in mano a Jakub Przygonski, tallonato senza sosta dalla Mini del russo Vasiliev, che nulla ha potuto nei confronti del giovane polacco.
Domenica il percorso si svolgeva al contrario, con 86 km da percorre due volte, ed anche in questo caso non sono mancate dure battaglie.
La gara
L’Italian Baja 2018 è stato teatro di notevoli avventure e disavventure per tutti i concorrenti, in ogni categoria; al vertice sappiamo già che si è piazzata la Mini di Jakub Przigonski, seguito dal Ford di Martin Prokop e dal Ford di Miroslav Zapletal.
Nella categoria T2, la lotta era molto aperta tra tre equipaggi in particolare: Ahmed Al Shegawi, attualmente in testa al campionato mondiale dopo le prime cinque prove; il qatarino Adel Abdulla, che tenta di ripetere la vittoria dello scorso anno ed il polacco Tomasz Piec con la sua Toyota. Ed è stato proprio quest’ultimo a salire sul gradino più alto del podio, grazie all’affidabilità del mezzo ed ad una costante preparazione; mentre la Toyota di Abdulla ha accusato diversi problemi elettrici e quindi notevoli perdite di tempo. La Toyota di Al Shegawi ha subito l’inesperienza del pilota su questo tipo di terreno, infatti il Saudita è giunto a Pordenone per la prima volta.
Alcuni problemi
L’Italian Baja 2018 è stata molto impegnativa anche per l’equipaggio italiano, impegnato nel mondiale di Elvis Borsoi, navigato dal bravissimo Stefano Rossi; infatti dopo un tempo eccellente al prologo, durante il primo giro del sabato si è rotta la leva del cambio della Mini All4 e quindi l’equipaggio è stato costretto a rientrare in prima marcia sino al quartier generale. Il secondo giro ovviamente è saltato; perciò nonostante un terzo giro performante il tempo da recuperare era troppo ed in classifica generale si sono ritrovati piuttosto indietro.
Vandalismo
Un altro grave problema, quest’anno, ha contraddistinto l’Italian Baja, infatti ci sono stati degli atti di vandalismo contro molti veicoli di pubblico ed addetti ai lavori, con rotture di cristalli e furto di oggetti dentro i veicoli correttamente parcheggiati all’esterno del tracciato di gara. E’ intervenuta la Polizia e le indagini procedono, ma la bruttissima figura che il nostro paese fa continua anche a livello sportivo; ed il senso di sicurezza per i cittadini italiani oramai è sparito.
Le classifiche complete sono disponibili sul sito www.italianbaja.com