La Baja Troia Turkey 2022 ha avuto luogo nella splendida regione di Canakkale in Turchia, durante la terza settimana di settembre; ed ha offerto a pubblico e partecipanti uno spettacolo incredibile. Infatti l’organizzazione dell’Isoff (Istanbul Off Road Club) ha realizzato un lavoro eccellente; tanto che la manifestazione era sotto osservazione della FIA per entrare nel campionato FIA Bajas European. Ed è un titolo che si merita appieno, sia per tipologia di percorso, sia per logistica e lunghezza della manifestazione stessa. Di fatto in totale i concorrenti hanno percorso ben 900km in 3 giorni di gara più una giornata di verifiche e prologo.
Gara: i concorrenti
Il numero di partecipanti all’edizione 2022 della Baja Troia Turkey ha raggiunto quota 42, più altri 12 mezzi nella categoria Raid. Questa particolare categoria permette agli appassionati di off road, di percorrere tutto il tracciato di gara, dopo il transito degli equipaggi, ad una velocità ridotta, con mezzi meno preparati, una sorta di gara di regolarità. Ciò permette di vivere il ritmo di gara, prendere confidenza con il road book e la strumentazione di gara e godere di splendidi paesaggi in off road.
Gli equipaggi giunti in Turichia per questa gara, non erano solo turchi, ma anche serbi, croati, romeni, greci e ben 8 equipaggi italiani, tutti con la scuderia toscana R Team di Ricky e Renato Rickler. Nell’ordine: un pilota greco Bresis su mitsubishi L200, poi Moro Stefano con Manoni Daniele su Pajero T1; Antonio Ricciari con Marosi Simona su Pajero TH4; Massimo Gabrielleschi con Luca Marcini su Pajero T1; Luciano e Filippo Andretto su Pajero TH2; Andrea Succi con Fabio Graffeti su Pajero T1; Ricky Rickler con Buran Razvan su Pajero T1. Poi un equipaggio interamente femminile, sempre a bordo di un Mitsubishi Pajero, nella categoria Raid: Russo Assunta e Muscara Maria.
Baja Troia 2022 giorno 1 – giovedì
Il primo giorno di gara, come tradizione vuole, ha visto lo svolgersi delle verifiche tecniche, amministrative, del montaggio della strumentazione GPS, nel quartier generale della competizione realizzato presso gli uffici pubblici dell’amministrazione di Canakkale.
Anche gli altri servizi erano allocati vicino alla sede, dall’autolavaggio, alla prova speciale di qualificazione. Quest’ultima risulta essere un circuito di 4,2km realizzato ad ok, a forma di otto, con due punti di partenza, così da far partire contemporaneamente due veicoli. La prova ha visto il transito dei mezzi non solo per la “qualifying stage”, ma anche 3 giri per volta nella tappa di sabato e nella tappa di domenica, così da offrire al foltissimo pubblico uno spettacolo davvero interessante e divertente.
Dopo il prologo, in serata, tutti i veicoli hanno sfilato sul lungo mare di Canakkale davanti alla statua del Cavallo di Troia.
Giorno 2 – venerdì
Il venerdì il percorso ha portato i veicoli a fare un trasferimento di 15 km per iniziare la prima prova cronometrata “Dardanos” di ben 129km; prova molto tecnica, attraverso le montagne, con tanta navigazione, piste impegnative e paesaggi molto suggestivi. Dopo la prova 1 ora di assistenza, il refueling, il riordino e via di nuovo per il secondo giro.
I veicoli in gara si sono dati battaglia e la testa della classifica è stata conquistata dal Can Am del pilota turco Murat Kapanoglu; mentre grande prova è stata quella di Antonio Ricciari e Simona Marosi su Mitsubishi Pajero, che nonostante una foratura e problemi di comunicazione con l’interfono sono riusciti a concludere molto bene. Mentre più impegnativa è stata la gara di Succi, che per una pietra ha perso la ruota posteriore destra; ma nulla è perduto. Infatti il regolamento prevede la possibilità di ripartire il giorno dopo; così i meccanici si mettono all’opera e sabato tutti di nuovo in pista.
Giorno 3 – sabato
La tappa numero 3 non ha di certo lasciato i concorrenti insoddisfatti in termini di km da percorrere, di paesaggi mozzafiato e di navigazione. Infatti un trasferimento di 29 km ha portato tutti i concorrenti al via di Marpessos. Una prova cronometrata di 85km; quindi più breve, ma molto più tecnica a detta di tutti i i concorrenti. Piste tortuose, tanta navigazione, con un roadbook, particolarmente ben fatto. Stefano Moro riesce a concludere una prova perfetta; della scuderia italiana è ancora Antonio Ricciardi a dominare; Simona ci racconta le difficoltà della giornata e la tecnicità della prova odierna; mentre il Pajero di Andretto soffre un piccolo cappottamento; ma non così grave da precludere la giornata e l’intera gara.
Quindi anche nella tappa numero tre un ora di assistenza, refueling, riordino; ma un’aggiunta di 3 giri della prova prologo, per lo spettacolo ed il divertimento del pubblico; dopoichè via per un altro giro.
Baja Troia Turkey 2022 giorno 4 – domenica
L’ultima tappa di certo non è stata meno interessante, infatti un trasferimento di 78km ha portato tutti a Gordos per un tracciato più veloce, terreno più soffice e 100km di prova cronometrata. Al vertice della classifica si è instaurato il Can Am del pilota turco, che per tutta la gara ha dominato; ma gli altri non si sono risparmiati, così si contano dei ritiri, tra cui il pilota greco Bresis, perché ha sbagliato una manovra e per uscire dall’empasse ha bruciato la guarnizione di testa.
Tutti gli altri equipaggi italiani sono giunti al traguardo; e durante le premiazioni, svoltesi alla sera nell’ambito del festival culturale, sul lungo mare di Canakkale ai piedi della statua del cavallo di Troia, hanno fatto man bassa di trofei. Infatti Antonio Ricciari con Simona Merosi si è classificato 3 assoluto, e primo di classe; anche Moro era sul podio per la categoria; così come Andretto. Insomma un risultato eccellente per l’intera scuderia.
Così come un risultato eccezionale per l’organizzazione, che ancora una volta ha saputo regalare ai concorrenti una gara emozionante, impegnativa, divertente. Una gara che deve essere corsa, come ci dice Stefano Moro, almeno una volta, per poi tornare di nuovo.
Molto positivo anche il parere dell’osservatore Fia.
Tutte le classifiche sono disponibili sul sito www.bajatroiaturkey.com