L’East African Safari Classic Rally, si è appena concluso in Kenia; con la grande vittoria di un pilota Italiano: Eugenio Amos navigato dal validissimo Paolo Ceci. I due, in un finale all’ultima curva; sono riusciti a mantenere il distacco di dieci minuti dalla Porsche 911 del fortissimo locale Baldev Chager, vincitore dell’edizione precedente.
EAST AFRICAN SAFARI CLASSIC – LA GARA
L’East African Safari Classic Rally rimane una gara di altri tempi; dove ci si misura con la storia in una prova molto dura che ha riportato alla mente il vero Safari dei tempi d’oro. Una rievocazione storica, ma adattata ai nostri tempi; ovvero con delle prove speciali cronometrate da Rally, e non una corsa di resistenza tipo Dakar. Da quando l’East African Safari Classic Rally è stato ripreso in chiave più moderna, ad arricchire il suo albo d’oro troviamo molti dei nomi che hanno fatto la storia dei rally; e della gara Africana: Bjorn Waldegard, Stig Blomqvist, Ian Duncan.
Una gara di oltre 1500 chilometri cronometrati, con un percorso ricco di continui cambiamenti; spesso rivoluzionato a causa delle piogge che ha reso alcuni passaggi impraticabili a cominciare da molti guadi. Sfide continue in tutto il Kenya, con una durata di ben 9 giorni; ognuno dei quali intenso, impegnativo e particolarmente coinvolgente.
Amos-Ceci
Nella penultima tappa dell’ East African Safari Rally, Eugenio Amos, rimasto intrappolato nel fango ha perso quasi sei minuti sul suo diretto inseguitore Chager. La risposta di Amos è stata prontissima e nella speciale seguente vince la tappa e riguadagna i sei minuti. L’ultima tappa è nettamente a favore di Eugenio, così da permettersi di fare gli ultimi quarantasei chilometri in tranquillità, ed anche Chager ha praticamente compreso l’impossibità di raggiungere il duo tricolore ha rallentato la sua andatura.
La terza posizione se la prende l’Austriaco Kris Rosenberg, che ad inizio mattinata approfitta del cedimento della frizione del francese Emile Breittmayer, obbligato al ritiro con il traguardo oramai in vista. A chiudere la classifica dei primi cinque troviamo il britannico Bonamy Grimes, che precede la Datsun 280Z di Ian Duncan, il primo “non Porsche”, vettura che si è imposta nelle ultime cinque edizioni.
Foto da organizzazione