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Gran Premio Nuvolari 2020

Gran Premio Nuvolari

Si è appena concluso il Gran Premio Nuvolari 2020. Un’edizione, la numero trenta, quest’anno piuttosto difficile da un punto di vista dell’atmosfera e della partecipazione.

Infatti al via c’era circa un terzo del numero di partecipanti rispetto alle edizioni scorse.

Nell’oramai storico punto di ritrovo in quel di Mantova a Palazzo Te, “solo” 130 partecipanti, provenienti dall’Italia, e dall’Europa. Si è notata la mancanza di equipaggi dell’estremo oriente e di altre aree geografiche.

Gran Premio Nuvolari il percorso

La spettacolarità di questo evento di regolarità per auto storiche è senza dubbio il percorso. Infatti tutti i partecipanti percorrono le splendide stradine di Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, raggiungendo i luoghi storici più belli del paese.

Pertanto da Mantova, davanti al Palazzo Ducale, si parte alla volta di Modena, Maranello Brisighella, Predappio, per giungere a Cesenatico e Rimini.

Il secondo giorno attraverso Ponte Messa si giunge a Siena, poi Arezzo ed attraverso Urbino si rientra a Rimini. Infine il terzo giorno si ritorna a Mantova attraverso Faenza, Ferrara. Insomma luoghi famosi per il mondo sportivo e culturale, che mettono l’Italia un passo avanti al resto del mondo.

Il totale dei km di gara è stato di 1095, lungo i quali tutti gli equipaggi hanno avuto modo di apprezzare il paesaggio e godere della guida di mezzi davvero belli, alcuni più romantici, altri più sportiveggianti.

Seguire questa competizione è piacevole; poiché non sempre si possono rivedere veicoli come la Bugatti 35A del 1935 od ancora la Riley del 1928 viaggiare attraverso le vie asfaltate dei nostri giorni.

Gran Premio Nuvolari comunicazione

Le difficoltà per seguire la competizione riguardano la comunicazione con l’organizzazione; quest’anno meno disponibile del solito a dare informazioni.

E’ certamente vero che le normative antipandemia hanno costretto al distanziamento; ma rispondere in modo cortese a richieste di informazioni sul percorso è doveroso; tanto più a chi cerca di contribuire a divulgare notizie sull’evento; in modo diretto non solo tramite brevi comunicati o notizie recuperate dal sito internet ufficiale; peraltro estremamente schematico.

La sicurezza sul tracciato è stata apprezzata da tutti, il numero di cronometristi coinvolto è davvero alto; così come i mezzi della Polizia, che hanno seguito tutto il tracciato a bordo di auto, moto e furgoni; percorrendo le prove cronometrate ed i trasferimenti tra i veicoli in gara, così da garantire il defluire dei veicoli senza alcun pericolo.

Anche le Città hanno lavorato in modo eccellente per fornire personale di controllo e supporto; con Polizia Municipale a controllare il traffico; le strade ed il pubblico, presente ma attento alle norme sulla distanza.

Va ricordato che questi veicoli transitano sulle strade normalmente aperte al traffico, quindi devono rispettare la media imposta; ma anche il codice della strada.

Così è capitato di assistere a discussioni tra due equipaggi su chi ha diritto di precedenza ad un controllo timbro; infatti il concorrente straniero giunto in modo regolare si è messo in fila, mentre il concorrente italiano in ritardo doveva recuperare qualche secondo ed ovviamente ha superato senza alcun controllo; per poi giungere a discutere con i commissari incaricati e forse perdere qualche secondo in più. Ma si sa l’adrenalina a volte gioca brutti scherzi. 

Gran Premio Nuvolari i partecipanti

Dicevamo che il numero di concorrenti quest’anno al Gran Premio Nuvolari 2020 è stato di gran lunga inferiore rispetto al passato; in ogni caso veicoli favolosi sono transitati sul palco partenza allestito in Piazza Sordello davanti al Palazzo Ducale ed alle autorità.

Il veicolo più antico a prendere il via è stata la Bugatti Type37 del 1926 condotta da Battagliola e Piona; mentre il veicolo più “recente” è stato il Porsche Carrera RS del 1976 guidato dall’equipaggio austriaco Froeschl Rainer. L’unico equipaggio giunto da fuori Europa è stato l’Argentino Lara Gallucci, a bordo di una MG che porta sul tappo del radiatore un particolare portafortuna: un piccolo maialino realizzato in metallo cromato, particolarmente lucente e divertente. 

Questi simpatici piloti ci hanno raccontato la loro passione per le auto d’un tempo e per i motori in generale e ci hanno detto che mai sarebbero mancati ad un evento che ripercorre la storia del Pilota più conosciuto d’Italia; poi ci spiegano l’anneddoto legato al “pequeño cerdito” ed a come porti loro fortuna.

Le prove cronometrate hanno visto la vittoria dell’equipaggio Vesco- Vesco con un’Alfa Romeo 1750SS Zagato; con un distacco dal secondo di pochissime penalità. 

All’arrivo, comunque tutti i concorrenti hanno espresso il loro parere, più che positivo; alcuni piloti, tra i più giovani erano alla loro prima esperienza; altri invece avevano già partecipato a molte edizioni ed un pilota tedesco addirittura a tutte e trenta le edizioni. In ogni caso il parere comune è stato davvero eccellente, per il tracciato, per la bellezza delle giornate e delle prove e per l’organizzazione, che ha avuto il coraggio di realizzare la manifestazione nonostante i problemi con il virus.

Le classifiche complete sono disponibili sul sito www.gpnuvolari.it

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