L’Italian Baja 2022 si è conclusa con la vittoria di Yazeed Al Rajhi e della sua Toyota Overdrive, dopo aver percorso e dominato tutte le prove cronometrate, lungo il tracciato in terra Friulana.
Infatti, come d’abitudine, il territorio coinvolto in questa spettacolare manifestazione, è quello dell’area circostante la città di Pordenone con i fiumi Tagliamento e Cosa a dominare la scena.
E’ doveroso ricordare che questa competizione fa parte, oltre che del campionato italiano Aci Sport, anche del Mondiale FIA Cross Country Bajas; perciò la presenza di piloti del circo mondiale ogni anno è buona. Inoltre i partecipanti arrivano da ogni dove.
Italian Baja 2022 programma e percorso
Come dicevamo, il tracciato dell’edizione di quest’anno, si snodava attraverso non solo i fiumi che compongono la provincia di Pordenone, ma anche attraverso le spettacolari campagne; queste ultime hanno regalato un paesaggio meraviglioso ai concorrenti che da paesi desertici, come il Kuwait o l’Arabia Saudita sono giunti in Friuli Venezia Giulia.
La manifestazione ha avuto inizio il giovedì con le verifiche tecniche ed amministrative; dopodichè il venerdì una mattinata dedicata allo shakedown, proprio per scaldare i motori e prendere confidenza con il tipo di terreno, tanto particolare. Il sabato è stata la giornata più impegnativa, poiché erano ben due le prove cronometrate di circa 80 km ognuna; con partenza da Pordenone ed arrivo a Dignano, scendendo verso San Vito al Tagliamento, San Paolo ed ancora alveo di fiume, pietre, piste ed ovviamente tanta polvere. Quest’ultima caratteristica dominante, data la quasi totale assenza di acqua.
L’ultima giornata di gara, la domenica, ha visto la partenza della carovana colorata da Dignano, quindi il percorso inverso rispetto al giorno precedete; non per questo meno insidioso, infatti le tracce del giorno prima hanno creato qualche scompiglio a diversi equipaggi.
Italian Baja 2022 gli equipaggi
Oltre 70 veicoli si sono radunati all’interporto di Pordenone, quartier generale della manifestazione. Alcuni di questi iscritti nel campionato Mondiale FIA Bajas, altri nel campionato Italiano. La differenza delle due categoria, riguarda sia la preparazione dei veicoli, sia il numero di prove speciali percorse dagli uni e dagli altri. Infatti il campionato italiano si è concluso sabato sera; quindi un giorno in meno. In questa categoria c’erano nomi nuovi, alla loro prima esperienza, e nomi di equipaggi che hanno fatto la storia della specialità ancora dagli anni novanta; come testimoniava il Nissan Terrano di Maurizio Traglio, navigato da Oscar Polli. La vittoria di questa categoria è andata alla suzuki vitara di Bordonaro/Briani, il secondo posto ai bravissimi Alessandro e Marco Trivini Bellini con il loro Mitsubishi Pajero; terso il Nissan Pathfinder di Andrea Alfano e Carmen Marsiglia.
La classifica del mondiale, come abbiamo già detto ha visto sul gradino più alto del podio il pilota saudita Yazeed Al Rajhi; ma la gara è stata davvero molto combattuta, con clamorosi salti, alcuni ribaltamenti e tanto inseguimento. Grande spettacolo, quello offerto dalla categoria SSV che inizia a dominare le scene. Primo tra tutto il Yamaha di Amerigo Ventura e Mirko Brun; che ovviamente ha conquistato il gradino più alto del podio. Anche la prima donna saudita ad entrare nel campionato mondiale era a bordo di un SSV Can Am Maverick, Masheal Al Obaidan navigata dallo spagnolo Armand Monleon.
Tutte le classifiche sono disponibili sul sito www.italianbaja.com