Il Silk Way Rally e’ appena giunto a meta’ del suo tracciato. Dopo una settimana di prove speciali impegnative, fango, foresta, piste pietrose e’ giunto il momento di attraversare l’ultimo dei tre confini ed entrare in Cina. L’accoglienza in Cina e’ stata incredibile, cosi’ come il grande lavoro della macchina organizzativa, per rendere possibile questa avventura.
Il Confine
Il Confine e’ stato varcato a Karamay, per poi giungere con un’altra prova speciale alla giornata di riposo ad Urumqi. Qui i piloti hanno avuto modo di rilassarsi e trovare qualche momento di divertimento. Nel mentre i meccanici si sono impegnati a fondo per ripristinare i veicoli nel miglior modo possibile. In Cina ha inizio un nuovo tracciato, ci sono le dune del deserto dei Gobi, e la prima prova speciale viene denominata 492 cupole!
Le dune si fanno insidiose e la navigazione diventa di fondamentale importanza, direzione bussola sempre davanti agli occhi dei navigatori. Cosi’ mentre il vetta alla classifica continua la sfida tra gli equipaggi del Peugeot Sport con Cyril Despres e Sebastian Loeb a farla da padroni. Inizia a farsi avanzi la Mini del pilota americano Bryce Menzies che conquista il terzo gradino del podio, mentre ci si puo’ aspettare una grande rimonta dal compagno di squadra. Il Saudita Yazeed Al Rajhi che nonostante i grossi problemi meccanici alla sua Mini nelle ultime giornate ha rimontato da una 39sima posizione ad un 14 posto decisamente di tutto rispetto.
La parte Cinese
Ora al Silk Way Rally arrivera’ ancora piu’ sabbia, quindi terreno a lui piu’ consono. Meno fortunato, invece, il pilota Cinese Zhou Yong , che nella tappa da Urumqi ad Hami ha cappottato la Toyota Overdrive, e quindi abbandonato la gara. Ottima la performance del team italiano Pietro Cinotto, che ha portato il suo Polaris Razor in terra cinese e lo sta posizionando, tappa dopo tappa a meta’ classifica generale. Le classifiche sono disponibili sul sito www.silkwayrally.com