Il Silk Way Rally, per l’edizione 2019 ha preso il via da Irkutsk, con una splendida cerimonia proprio nella centralissima piazza antistante l’università.
Ben 96 i concorrenti presenti al via. Una grande novità riguarda la prima partecipazione delle moto e dei quad.
Tutti i concorrenti sono stati accolti nella splendida Regione di Irkutsk, con molto calore. Tantissimo il pubblico presente, per guardare da vicino i simpatici veicoli a due ruote ed i possenti camion dai colori sgargianti.
Tra tutti costoro non sono mancati equipaggi provenienti da ogni dove, Sud America ed Arabia Saudita compresi. Infatti tra le moto troviamo i fratelli Benavides Kevin e Luciano arrivati dall’Argentina.
Dal Qatar Nasser Al Attiyah è alla ricerca della vittoria, che lo scorso anno ha mancato per poco; come sempre è navigato dal bravissimo Mathieu Baumel e sono a bordo della Toyota Gazoo Racing.
Compagno di squadra, sempre in Toyota Overdrive, è Yazeed Al Rajhi, navigato da Dirk Von Zitzewitz; anche loro alla ricerca della conquista del podio.
SILK WAY RALLY 2019 – DAY 1
La prima tappa parte da Irkutsk, dopo la splendida cerimonia che è rimasta nel cuore a tutti.
La lunghezza di questa tappa iniziale non è eccessiva, un totale di 255km di cui 55 di prova cronometrata.
La lunga carovana colorata raggiunge così la località di Baikalsk, sulle rive del Lago Baikal.
Il paesaggio è mozzafiato e l’atmosfera accogliente dell’Organizzazione della Tigre Bianca mette tutti a proprio agio.
Alla fine della giornata è in testa tra le auto Nasser Al Attiyah, mentre il suo compagno di squadra Yazeed Al Rajhi accusa una foratura ed un ritardo.
SILK WAY RALLY 2019 – DAY 2
La tappa numero due corre ancora i Russia, lungo un tracciato nella taiga gli equipaggi percorrono una distanza complessiva di 409km di cui 207 di prova speciale. Da Baikalsk i concorrenti raggiungono Ulan Ude. La grande steppa russa, seppur di particolare bellezza, ha portato sfortuna al pilota Saudita Yazeed Al Rajhi, che ha dovuto ritirarsi per gravi problemi al motore della sua toyota. Anche Eirc Van Loon non è stato in grado di realizzare il suo piano di vittoria; infatti anche la seconda tappa viene conquistata da Nasser AlAttiyah.
SILK WAY RALLY 2019 – DAY 3
Un nuovo traguardo è quello della giornata odierna; infatti per la prima volta il Silk Way Rally entra in Mongolia. Non manca quindi emozione e curiosità sia tra i concorrenti sia tra gli addetti ai lavori. Da Ulan Ude oggi si va ad Ulaan Bataar in mongolia, con una tappa lunga 691km; di cui 243 di prova cronometrata ed ovviamente il passaggio del confine.
Questa tappa è caratterizzata da un cambiamento di percorso non da poco; infatti i concorrenti hanno percorso tratti di fiumi, piste attraverso splendidi paesaggi ed un’altitudine che dai 1000mt ha superato i 1500mt. Molte piste parallele, quindi è stato necessario anche un buon impegno dal punto di vista della navigazione.
La classifica vede trionfare tra i quad il polacco Rafal Sonik; tra le moto è ”fiesta grande” con l’argentino Kevin Benavides sempre in testa.
Mentre tra le auto ci sono molti cambiamenti per le posizioni in classifica, ovviamente a partire dalla seconda! Troviamo così la Mini del Russo Denis Krotov che spinge in terza posizione il cinese Han Wei con il suo Buggy SMG; mentre Van Loon non riesce a ben ingranare ed è solamente quinto.
SILK WAY RALLY 2019 – DAY 4
La tappa numero 4 risulta essere molto facile per le assistenze, che non devono lasciare il bivacco; infatti lo start e l’arrivo della prova cronometrata è proprio fuori dal bivacco. Il percorso di questa tappa era di ben 471km nella bellezza della steppa mongola.
Un deserto verde, distese immense con colline e piste che si snodano a perdita d’occhio.
In Mongolia in questi giorni si sta svolgendo la festa più importante dell’anno: l’anniversario della rivoluzione del 1921. I festeggiamenti coinvolgono naturalmente anche il Silk Way Rally; pertanto al bivacco non mancano spettacoli tradizionali, rappresentazioni a cavallo, ballerini con costumi tipici. Insomma un’atmosfera che rende ancora più speciale la competizione stessa.
A fine tappa ciò che ci ha più colpiti è stato il commento di Eric Van Loon; infatti pur non avendo vinto la tappa era entusiasta. Ha detto che pur avendo una carriera di oltre 12 anni non aveva mai corso una tappa di questo genere. 450km di pianure immense e verdeggianti, con uno scenario mozzafiato, dove poter tener giù il piede praticamente sempre.
Tra i camion c’era un pronostico a favore dei Kamaz; infatti hanno dominato in tutte le precedenti edizioni. Quest’anno c’è, però, una novità, i Maz dalla Bielorussia vogliono dominare ed approfittando anche della lunga serie di problemi meccanici in casa Kamaz, al momento hanno piazzato una tripletta al vertici della classfica.
SILK WAY RALLY 2019 – DAY 5
Siamo a metà gara, la stanchezza comincia ad affiorare; ma la bellezza dei luoghi e la fantastica organizzazione rendono la competizione un’ esperienza unica.
La tappa da Ulaan Bataar a Mandalgovi è “breve” 365km di cui 338 di prova cronometrata.
Il Silk Way Rally sta attraversando da Nord a Sud l’intero paese per entrare poi in Cina; però qui la caratteristica principale del tracciano sono le pietre. Un terreno duro, pietroso, con località turistiche di particolare bellezza e tante piste parallele.
Lungo il percorso non mancano i problemi per i diversi equipaggi in gara; così mentre in testa alla classifica resta ben saldo Nasser Al Attiyah, nelle posizioni immediatamente dopo le cose cambiano di giorno in giorno. Infatti l’equipaggio cinese Han Wei ribalta il suo buggy e quindi perde posizioni in classifica. Tra la categoria degli SSV domina il Can-Am Maverick del russo Kariakin.
Per avere un’idea più dettagliata delle classifiche visitare il sito www.silkwayrally.com