CARL ATTREZZI
Tutti sappiamo chi è Carl Attrezzi, il simpaticissimo carro attrezzi dei film cars. Ma Carl Attrezzi esiste davvero? Da dove viene? E’ una domanda che sorge spontanea guardando la saga Disney Cars in un periodo di quarantena così pesante.
Così abbiamo fatto una ricerca per scoprire ancora più nel dettaglio quali siano state le fonti d’ispirazione per i disegnatori di questi simpatici personaggi; tutti riferiti a veicoli veramente realizzati, in epoche diversi ed anche in paesi diversi.
Mentre Luigi la 500, o Filmore il furgoncino Volkswagen degli anni 60 sono per noi veicoli molto conosciuti; Saetta McQueen e Carl Attrezzi, detto Mater, lo sono un po’ di meno; ma di fatto sono anche i due co-protagonisti più coinvolgenti sia dei tre film sia dei corti dedicati in particolare al simpatico carro attrezzi.
“Chi Non Ci Crede è una Bici”
Così esordisce Carl Attrezzi ad ogni inizio di avventura e nella sue folli corse ha una saggezza davvero unica; ecco da dove deriva tutta la sua simpatia. Sulla carta, Mater, è stato progettato da Joe Ranfit e John Lasseter, mentre nella versione originale è stato doppiato da Larry Cable Guy ed Adam Burton. Nella realtà è un pick-up che deriva dall’originale International Harverster pick-up prodotti negli Stati Uniti dal 1956 al 1959. Ma la versione autocarro si basa anche su uno Chevrolet Task Force, prodotto sempre in America dal 1923 al 1957; tale mezzo era utilizzato per sollevare attrezzature minerarie nella contea di Cherokee in Kansas. Era equipaggiato con il tradizionale e conosciutissimo motore V8 da 3.2 litri ed aveva una potenza di 136cv; ma veniva definito half ton per la sua capacità di carico e traino.
La storia ci riporta alla splendida cittadina di Radietors Springs lungo la Route 66, nella realtà esiste la città di Galena, nata per le miniere di solfito di piombo e cresciuta con il boom minerario che ha caratterizzato perte della Route 66. A Galena ancora oggi c’è il truck originale esposto presso la stazione di servizio Kan 0 Tex; qui c’è anche un negozio di souvenirs ovviamente.
Saetta McQueen
Le linee molto sportive del veicolo rosso, si contrappongono a quelle tozze e squadrate di Carl Attrezzi; ma senza dubbio sono molto sinuose e di particolare bellezza. Da dove arrivano?
Ebbene i tratti disegnati da John Lasseter si rifanno alle auto da pista come la Lola ed ad auto da corsa come la Ford GT40. Di entrambe interpreta la bellezza, la sportività e nei tre film evidenzia un mondo corsaiolo quanto mai reale.
La Lola è stata una scuderia nata in Inghilterra negli anni 50 per mani di Eric Broadley. Il primo modello era un’auto scoperta, non molto grande e montava un motore Ford da 1172cc. Nel 1963 partecipò a Le Mans, già nella versione MK3; fu poi venduta. La sua storia travagliata l’ha portata anche in Italia nei primi anni novanta dove ha montato un motore Ferrari.
La storia della Ford GT40 è di gran lunga nota a tutti; prodotta da Ford dal 1964 al 1969 era nata come rivale della Ferrari ed a Le Mans ha vinto per 4 volte di seguito la 24 ore.