Ci ha lasciato in questi giorni, Gino Masciarelli. Chi era questo Uomo dalle mani infallibili? Uno dei massimi esponenti della scultura italiana del ventesimo secolo, è nato a Chieti nel 1940, diplomatosi al locale Istituto d’arte nel 1961; dopodichè si è trasferito a Milano nel 1965, dove dal 1969 al 1981 ha insegnato educazione artistica alle scuole medie di Ceriano Laghetto. Ma non solo questo, infatti nel frattempo si è specializzato in sculture astratte con materiali recuperati da scarti della produzione industriale. Tanto più che realizzò in questo tema una scultura astratta in acciaio; per lo stadio di San Siro in occasione dei mondiali di calcio Italia ’90 (Omaggio al Calciatore).E’ altresì autore del premio Unesco, del premio per i mondiali di pattinaggio sul ghiaccio, e delle bandiere dei Giochi del Mediterraneo.
Un uomo dalle mani infallibili, come detto; e di fatto un artista completo che ha saputo portare l’arte e la scultura in ogni ambiente, arricchendo il patrimonio del nostro Paese.
L’artista ha lavorato inoltre in un Centro Europeo di Ricerca in qualità di operatore cinematografico ad alta velocità. L’interesse per la sperimentazione fotografica e cinematografica lo porta a cogliere l’instabilità dei corpi in movimento; e la dissoluzione della materia nello spazio, pensieri trasferiti spesso nelle sue opere.
Questo aspetto ci fa comprendere come quest’uomo sia stato in grado di cogliere ogni aspetto della vita e farsi ispirare per la realizzazione di opere contemporanee si ma che porteranno parte del nostro Paese verso il futuro.
Dove possiamo vedere le opere di Gino Masciarelli oggi?
Le opere dello Scultore Gino Masciarelli sono esposte in molti musei italiani e nel mondo; tra cui Toronto e Berlino. Queste due località sono state molto importanti per la vita dell’artista; infatti egli trascorse molti anni in queste due città, cercando ispirazione ed impartendo allo stesso momento lezioni ai propri studenti dell’epoca. A Berlino, era il periodo della caduta del muro e qui l’artista si dedicò all’arte comunitaria, preferendo le relazioni umane come fonte d’ispirazione.
Nel nordest italiano possiamo oggi ammirare le opere di questo scultore ne “il Bestiario” presso il Museo delle Regole di Cortina d’Ampezzo.
Importante anche il fatto che Gino Masciarelli apprezzava molto la Valle Camonica; questa località è da sempre definita la “valle dei segni”, è patrimonio Unesco per le pitture rupestri. Lo scultore avrebbe voluto lasciare un “segno” proprio installando delle gigantesche statue nella Valle, ma con l’età e problemi alla vista questo suo sogno resterà un segno per le generazioni future. Generazioni alle quali il maestro e scultore ha lasciato molte opere e molte “tracce” da seguire e da scoprire grazie alla sua longeva ed appagante carriera durata oltre mezzo secolo. Durante la quale ha apprezzato la tecnologia delle quattro ruote dal punto di vista della logistica ed ultimamente si spostava usando una Jaguar XJ type.