Pre Running Baja California
La Baja 1000, così come le altre gare del calendario Score International; prevedono per regolamento, la pubblicazione del percorso con almeno 20 giorni di anticipo sulla competizione. Quindi tutti gli equipaggi possono scaricare la traccia e dedicare il tempo necessario alle ricognizioni; per diversi giorni prima dell’evento. Ovviamente a bordo di qualunque veicolo, non necessariamente identico a quello utilizzato in gara; di fatto le ricognizioni servono per controllare da vicino eventuali ostacoli, come impostare le curve, dove passare più rapidamente e dove è opportuno rallentare. Tutte queste informazioni sono poi raggruppate nelle mappe sul sistema di navigazione Lawrence, di cui i veicoli sono dotati.
Pre Running Baja California – Terrible’s Team
Durante l’edizione 2021 della Baja 1000 abbiamo avuto l’opportunità di percorrere parte del tracciato assieme al Team Terrible’s. Un’esperienza davvero interessante e particolarmente suggestiva, sia per la parte propriamente tecnica, sia per la bellezza della Baja California.
Una settimana molto intensa, fatta di deserto, motori rombanti e tanta passione per l’off road.
Da Ensenada abbiamo visto la parte che da Ojos Negros scende verso San Quintin; qui abbiamo conosciuto una parte della squadra, con cui abbiamo proseguito il viaggio verso sud.
Infatti i due veicoli del Team Terrible Hebst, avevano 3 squadre suddivise per il pre running, in base al tracciato che ogni pilota avrebbe poi corso durante la gara. Ogni gruppo aveva almeno 2 veicoli che assieme seguivano il percorso di gara; mentre lungo l’asfalto i mezzi assistenza si portavano nei punti strategici per fornire supporto.
Il pre running è decisivo per poter programmare esattamente la strategia di gara, i punti rifornimento ed i pit. Infatti questa gara non prevede dei punti “obbligatori” per le soste assistenza, ogni team è libero di scegliere dove piazzarsi.
Da San Quintin, siamo scesi sino a Cataviña prima e poi sino a Baja Los Angeles, ammirando il cambiamento del paesaggio.
Baja California – deserto e grande ospitalità
Il paesaggio della Baja California è davvero incredibile, suggestivo è dir poco; il deserto cambia radicalmente con il passare dei chilometri. Montagne pietrose, brulle, contornate da cactus; saliscendi tra le pietre, con paesaggi a volte lunari ed altre volte estremamente verdeggianti. Non mancano le palme dal colore verde tendente al bluastro; ci sono molte aree ove abbondano gli alberi di mesquite; questi grazie alla loro caratteristica “chioma” folta offrono molta ombra agli animali selvatici. Scopriamo quindi che questo deserto è ricco di selvaggina, di uccelli di varie specie, quindi particolarmente popolato.
A San Quintin conosciamo anche Rafa, proprietario, tra l’altro, di un ranch per la coltivazione di pomodori. Un’azienda “Pinos” dalle dimensioni incredibili, con oltre 12 milioni di cassette imballate ogni anno; dove pomodori, cetrioli, peperoni vengono coltivati in modo biologico, le piante posizionate in apposite serre, sono irrigate costantemente, tramite un impianto realizzato a misura, proveniente dall’Israele.
Rafa è anche appassionato di off road, così per i giorni della Baja 1000, lascia i suoi lavoratori; circa mille persone, all’opera e lui si dedica ad aiutare i Team che hanno raggiunto il paese per il pre running e la competizione.
Noi abbiamo avuto la fortuna di trascorrere alcuni giorni in sua compagnia, così oltre a visitare le serre e vedere il processo di raccolta e spedizione del prodotto; abbiamo avuto a nostra disposizione una vera e propria guida appassionata della sua Baja California.
Baja California – tra deserto e mare
Le località che abbiamo toccato in questo viaggio messicano, sono state diverse e tutte molto particolari. Infatti siamo arrivati a Tijuana e certo questa città conta più di 6 milioni di abitanti non è di certo la nostra favorita. Poi però ci siamo diretti ad Ensenada e le cose sono diventate più interessanti; il paesaggio lungo la strada costiera 1 è molto bello e ci permette una guida rilassata.
Ovviamente i punti più belli sono quelli verso il deserto, così il villaggio di San Quentin ci ha particolarmente colpito; le piste che vanno verso le spiagge della costa. Da qui Rafa ci ha accompagnato a visitare la Lobera, un punto in cui il mare ha scavato una sorta di grotta; nascondiglio naturale per le foche; e luogo magico davvero.
Abbiamo poi raggiunto la laguna salata all’incrocio tra le due strade più importanti della penisola californiana messicana: la 1 e la 3. Qui a bordo del Ford Raptor ci siamo davvero divertiti e per un po’ ci siamo sentiti in gara anche noi.