Il Team Terrible Herbst Motorsport ha partecipato alla Score Baja 400 lo scorso weekend, conquistando la categoria degli Spec Truck.
Terrible Herbst Motorsport Trophy Trucks
Per comprendere appieno questa tipologia di veicoli, abbiamo seguito la Score Baja 400 assieme al Team Terrible Herbst Motorsport. I veicoli portati in gara dal Team erano ben 3, un Trophy Truck e 2 Spec Truck. La scuderia ha preparato la competizione nei minimi dettagli, infatti prima della gara hanno svolto 4 giorni di “prerunning”. Questa attività è la ricognizione del tracciato di gara. Infatti l’organizzazione mette a disposizione il percorso almeno due settimana prima, con già tutta la segnalazione lungo il tracciato. Quindi gli equipaggi possono andare a rilevarsi le note ed il giorno di gara avere le proprie note già inserite sul sistema di navigazione. Quindi la velocità può essere adeguata alle nuove note e la sicurezza ne viene ampiamente agevolata.
Il pre-running può essere realizzato sia con il veicolo da gara, sia con altri veicoli che il team sceglie, quindi è un’attività libera. Unica regola: rispettare la velocità e non intralciare il normale traffico viario.
Con il Team Terrible Herbst siamo andati anche noi a scoprire il percorso, e siamo rimasti affascinati dalla bellezza della Baja California, dei suoi paesaggi e dai percorsi off road, affrontati a bordi del Ford Raptor gentilmente offertoci. Ovviamente la nostra velocità di marcia nulla aveva a che vedere con i membri degli equipaggi, ma ci siamo davvero divertiti.
Terrible Herbst Motorsport – equipaggi
Il regolamento della Baja prevede la possibilità di cambiare gli equipaggi durante la competizione. Quindi in gara è iscritto il veicolo, non l’equipaggio. Perciò anche in questa competizione al “Pit1” posizionato al miglio di gara 202 gli equipaggi si sono cambiati.
Perciò il Trophy Tuck numero 19 di Tim Herbst ha visto correre come piloti: Tim Herbst e Pat Dean, come navigatori Shane Robinson e Jason Montes.
Lo Spec Truck numero 219 aveva i piloti Thor Herbst e Pierce Herbst ed i navigatori Trevor e Jeremy Munyon. Infine lo Speck Truck 263 era condotto dai piloti: EJ Herbst e Josh e dai navigatori Ryan Millen ed Erica Sacks.
La squadra la completo contava anche di un alto numero di meccanici, tecnici, ingegneri e di volontari, che si sono occupati della logistica, della cucina, del parco assistenza, ed ovviamente dei Pit. Un totale di 70 persone che hanno lavorato nel complesso per oltre una settimana.
Terrible Herbst Motorsport – i Trucks
Questi veicoli, sono davvero incredibili, realizzati con telaio tubolare, saldato a mano secondo delle specifiche derivanti da progetti studiati a lungo nel corso degli anni, per adattarsi a questa tipologia di competizione. I veicoli vengono realizzati nell’officina del Team dalla Nine, dopo il telaio si passa alle sospensioni che montano speciali serbatoi e filtri di raffreddamento separati. Il motore di base è Ford Performance, 8 cilindri, derivato dalla Nascar ed eroga una potenza di 525hp il Spec Truck. Mentre il Trophy Truck ha una potenza di 1100 hp. Già dall’avviamento il suono rende l’idea di quanto possano offrire questi veicoli. Provare a guidarne uno è un’esperienza senza eguali e nonostante anni di esperienza di guida, possiamo dire che è difficile.
Parlando, con i piloti e con i navigatori abbiamo capito quali sono i punti più complessi nella gestione del veicolo. Quali siano i vantaggi di tanti cavalli di potenza a disposizione ed ovviamente anche gli svantaggi di tutti i cavalli di potenza a diposizione.
Terrible Herbst Motorsport – i Pit
Il momento più intenso della competizione è senza dubbio il Pit, infatti gli equipaggi in gara sono seguiti via radio per tutto il tracciato. Le comunicazioni sono davvero importanti. I Pit-Stop vengono posti nei punti salienti. In questa competizione il primo era al miglio 202 ed il secondo al miglio 350. Noi abbiamo seguito il rimo, dove c’era anche il cambio dell’equipaggio.
I meccanici hanno cambiato gli pneumatici posteriori in 36 secondi!!!!! Praticamente non li abbiamo quasi visti. Il Pit più lungo è durato 56 secondi, perché è stato difficile chiudere una cintura di sicurezza al pilota.
Ovviamente è stato fatto anche carburante, da 40 a 60 galloni, inserito ad alta pressione tramite i serbatoi precedentemente preparati.
Per velocizzare il cambio piloti, il navigatore si sgancia le cinghie prima ed arriva al pit già seduto sul bordo della porta, così esce al volo mentre l’auto si ferma. Infatti il pit è realizzato vicino alla pista ampia dove comunque l’ingresso al “box” è regolamentato da velocità massima 30 miglia/ora.
Naturalmente non ci sono i box come nella formula uno, ma il terreno è sabbioso, o pietroso, e sono i meccanici che preparano i teli a terra per poter lavorare al meglio.
Un’altra piccola curiosità riguarda i bulloni delle ruote; infatti questi sono pre-siliconati sui fori stessi, così non si perde tempo a rimettere i bulloni tolti dallo penumatico precedente.
