Una visita a Canakkale e Troia, città e provincia è un viaggio decisamente interessante. Suggestivo dal punto di vista del paesaggio, e della natura; importante dal punto di vista culturale.
Geograficamente la regione di Canakkale, o meglio il distretto è un’area vasta oltre 9700km quadrati a ridosso dello stretto dei Dardanelli. E’ facile quindi comprendere che l’attività principale sia collegata al mare, alla pesca ed ovviamente alla marina militare. Ma Canakkale non è solo questo è anche splendide colline, vallate, foreste, e tanta tanta storia.
Trasferimento in città
Raggiungere la città è facile, una volta atterrati all’aeroporto Internazionale di Istanbul, nuovissimo realizzato al di fuori della caotica città, con uno splendido volo Turkish Airlines diretto, prendiamo una vettura a noleggio. Il costo non è esagerato, la scelta di autonoleggi è ampia; ed ovviamente il modello più diffuso è un Fiat; così la Fiat Aegea diventa il nostro compagno di viaggio per la scoperta della regione a ridosso dello stretto dei Dardanelli. Il primo trasferimento lungo l’autostrada ci lascia sbalorditi: 3 corsie di marcia 1 corsia di emergenza e lungo i 287km incrociamo circa 5 veicoli e 3 camion. Le aree di servizio sono veramente incredibili, ampie, pulite, spaziose, sicure ed economiche! Infatti il carburante costa meno rispetto all’Italia, ma anche tutto ciò che viene venduto all’interno dello shop è molto più economico rispetto al nostro paese.
Il pagamento del pedaggio avviene tramite addebito diretto sullo sticker HGS che tutti i veicoli hanno a bordo, perciò il transito al casello è veloce; il limite di velocità lungo l’autostrada varia da 110km/h a 120 km/h. Il nostro veicolo è dotato di un motore 1.3 diesel, con 5 marce ed una coppia davvero elastica. Molto parco nei consumi e ci rendiamo conto con il passare dei giorni che sentiamo la mancanza dei motori diesel in Italia e dei loro consumi modesti e del loro ottimo rapporto consumi/prestazioni.
Per attraversare lo stretto dei Dardanelli si può scegliere il ponte, maestoso, alto ed impressionante, oppure uno dei traghetti a Eceabat o a Kilitbahir, che vanno avanti e indietro continuamente.
La scoperta di Canakkale e Troia
All’andata attraversiamo il ponte, giungendo dall’autostrada è automatico, poi lungo la costa giungiamo in città nel pomeriggio, con un sole splendido. Il traffico non è eccessivo, ma la guida è davvero un terno al lotto; infatti a nulla servono gli studi sulla segnaletica, sull’attraversamento di rotonde e sui colori dei semafori; ma non importa ci adeguiamo facilmente. I mercati del centro sono in fermento. Il commercio di ogni genere di prodotto è florido, così visitiamo il caratteristico mercato interno, prima di giungere al museo della marina militare. Posto sul lungo mare c’è anche un’imbarcazione militare visitabile e vale la pena.
Ovviamente non possiamo non fare una foto alla statua che ripropone il cavallo di Troia, collocata sul lungo mare cittadino e fulcro di tutte le passeggiate e di tante attività culturali della città.
Ma Canakkale non è solo centro antico, infatti conta ben 105 mila abitanti, offre una delle migliori università in campo medico ed economico. Il campus sorge a ridosso della moschea Comu Camii, costruita e completata nel 2019 è molto bella ed una visita di certo non è da escludere.
In questa zona ci sono molti quartieri nuovi ed edifici ancora in costruzione; nonostante i lavori non è difficile muoversi nel traffico; non mancano centri commerciali moderni, con negozi e catene conosciute a livello mondiale. Un caffè da Starbucks è fattibile in ogni momento della giornata.
La visita di Canakkale e Troia
Solo 31 km lungo una strada ampia che volge verso sud est separano la nostra Fiat Aegea da Troia; perciò in pochi minuti raggiungiamo questo luogo particolarmente suggestivo. Utilizziamo molto il navigatore Garmin, ma anche l’utilizzo di google maps è un ottimo sistema per muoversi agilmente in ogni dove. Diciamo sempre che google maps è fastidiosamente curioso, ma poi risolve anche i piccoli dubbi sulle stradine più diverse e perciò lo perdoniamo per essere tanto “curioso”.
Troia, luogo citato nell’Iliade di Omero è il sito archeologico più importante dell’Asia minore, senza dubbio alcuno è impressionate; se pensiamo che questo luogo è stato abitato sin dal tremila avanti cristo. Infatti moltissimi reperti rinvenuti sono collocati in quell’epoca e riportano all’antico villaggio di Tevfikiye; come trascrisse lo speleologo tedesco Schiliemann già negli anni attorno al 1870. Reperti provenienti da questi luoghi sono esposti ora in tutto il mondo dalla Germania alla Turchia, vuoi per donazioni vuoi perché negli anni furono contrabbandati. Nel 1998 Troia entra a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco ed ha anche lo stato di Parco Nazionale già dal 1996. Oggi giorno è visitabile sia su prenotazione di un tour, sia per conto proprio, acquistando i biglietti direttamente sul posto.
La Fortezza di Kilitbahir
Per rientrare riprendiamo la strada verso Istanbul, ma questa volta usiamo il traghetto, nel tratto più breve, poco più di 10 minuti ci separano dalla sponda opposta, dove sorge la fortezza di Kilitbahir; che tradotto dal turco significa “chiavistello del mare”.
Questo forte risale al 1463 e fu costruito per volere di Faith Sultan Mehmet, in corrispondenza del forte di Canakkale, proprio per controllare da entrambi i versanti lo stretto dei Dardanelli. La costruzione è davvero strana, dall’alto sembra una sorta di strano cuore, a piedi è visitabile, assieme a tutto il parco circostante che richiama le trincee e le attività guerriere dell’epoca e delle epoche più recenti; nel 1915 una durissima battaglia degli ottomani è ancora commemorata con diversi memoriali.
Un viaggio davvero interessante a Canakkale e Troia, che ci ha permesso di scoprire da vicino non solo paesaggi mozzafiato, ma la gentilezza e l’ospitalità della cultura turca; le specialità culinarie come il riso pilav piuttosto che i dolci al miele. E ancora piccole e strane leccornie come le giuggiole, frutto ottimo per chi ha problemi di colesterolo, qui lo si può acquistare tra le bancarelle del mercato in ogni dove.